Fare del bene oggi, tutto sommato, non è difficile: un bonifico all’associazione umanitaria; una firma sulla petizione; la raccolta differenziata… Insomma, è possibile esercitare la propria magnanimità in una miriade di forme e modi, tutto senza lasciare il tepore di casa propria. Così facendo, però, la realtà tangibile, e bisognosa, elude il benefattore.
Come soci Rotaract, queste azioni conservano il proprio valore (che certo aumenterebbe, se tutti vi si cimentassero!), ma smettono di essere sufficienti: il loro carattere impersonale, infatti, se da un lato è inestimabile per il presente di chi si aiuta, dall’altro è poco lungimirante, e non insegna nulla agli altri che potrebbero aiutare.
Cambiare il mondo, anche nel piccolo, significa tenere un occhio sempre fisso sul futuro e sulla continuità delle azioni, e proprio questa è la filosofia che ha visto nascere il progetto di service del Rotaract Club di Camposampiero in collaborazione con Rotaract Club Padova, con il Dott. Loris Marin, e con il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) di Padova. Esso, denominato di “preservazione della fertilità nelle pazienti oncologiche”, ha di recente vinto il bando emesso dal Distretto Rotaract 2060, e destinerà i fondi all’iter di congelamento degli ovociti in quaranta giovani donne, rendendolo completamente gratuito a dispetto di uno scoperto della Regione, in parallelo ad un’operazione di divulgazione e sensibilizzazione sul tema e sulla procedura medica coinvolta.
Il progetto, che ha riscosso grande adesione grazie all’impegno “rotaractiano” della socia ideatrice, la Dott.ssa Silvia Agusson, si avvierà nell’arco dei prossimi mesi, ed è un esempio lampante di ciò che la beneficenza può essere: non solo un bonifico, ma un’azione concreta, tangibile; non si vuole soltanto rendere gratuito l’iter per chi ne avesse bisogno, ma mandare un messaggio di speranza.
Si tratta di un service dalla longevità potenzialmente molto estesa, in quanto, nel caso di parto felice, interesserebbe l’intero arco vitale di molti bambini; nell’immediato, invece, aiutare una donna a congelare i propri ovociti, a fronte di una diagnosi di cancro, significa rassicurarla implicitamente, sottintendere che vincerà la battaglia e tornerà alla normalità, senza ripercussioni. L’importanza della serenità mentale e della forza d’animo, in casi simili, è ben nota a tutti coloro che ne sono stati, purtroppo, interessati.
Gian Marco Evangelisti
Socio Rotaract Club di Camposampiero